Alzira H. La mia vita con la fibromialgia assomiglia a quella di tante altre persone; la differenza la trovo nel percorso fatto per uscirne.
Dai miei ricordi, ho avuto sintomi fibromialgici sin da piccola, con mal di testa, ansia, rabbia. Ho sempre sentito dentro di me un qualcosa che non mi apparteneva, mi faceva vivere la vita con sofferenza, vedendola di colore grigio (io amo i colori), capendo e vedendo cose che gli altri non vedevano e non capivano, dopo tanti anni mi davano ragione, tutto questo mi ha fatto sentire sola.
Mi sembrava giusto, onesto, generoso dedicarmi agli altri, questo comportamento mi faceva sentire forte e più vicina a Dio, e così Lui mi avrebbe aiutata a trovare pace, serenità, gioia, ed avrei finalmente trovato una vita colorata e piena di luce.
Sono nata in El Salvador, arrivata in Italia quando avevo 20 anni, ho conosciuto un giovane, ci siamo sposati, abbiamo avuto 2 figli.
Dopo due anni di matrimonio e con un figlio, esplode la guerra nel mio Paese, perdo un fratello di 18 anni, rimane una sorella di 11 anni, chiedo a mio marito di aiutarmi per portarla in Italia. Così arriva anche mia sorella nella nostra famiglia.
Al mio Paese gli anziani si curano in famiglia; rimane vedovo il nonno di mio marito, di 92 anni, nessuno della sua famiglia lo accoglie. Dico a mio marito: “Il nonno ha fatto tanto per te, è arrivato il momento di fare qualcosa per lui, prendiamolo e portiamolo a casa nostra”.
Il nonno è vissuto con noi fino alla fine dei suoi giorni, fino ai suoi 99 anni.
Mi guardavo intorno, non vedevo nessuno della mia età (28 anni) con delle grosse responsabilità; adesso capisco il mio comportamento di vivere per gli altri, era parte del mio modo di essere, accentuato dalla fibromialgia. Sprofondi sempre di più senza rendertene conto, sentendo un vuoto che diventa sempre più grande.
Ho vissuto molti anni nel malessere. Durante l’adolescenza è arrivato il mal di testa, lo svenimento, l’anemia e tanta stanchezza. Dopo la nascita del primo figlio, il mal di testa si è accentuato, accompagnato da nausea, vomito, scariche intestinali che potevano arrivare in qualunque momento e tanta rabbia, ansia e paure incontrollate, ed ero sempre stanca.
Col passare del tempo aumentavano i dolori, sono arrivata a contare 90 sintomi dalla lista di Evelyn; stanchezza e tanta voglia di dormire, confusione mentale, mal di schiena, al punto di sentirmi di non meritare niente, desideravo essere considerata dalle persone, dalla mia famiglia, volevo un loro consenso, un piccolo abbraccio mi sarebbe bastato, poi pensavo: “Chi mai vorrà abbracciare una persona arrabbiata”.
Mi viene in mente la frase di uno scrittore per dire quello che potevo sentire : “Tra il dolore e il niente, preferisco il dolore”.
Un giorno ero prostrata a letto con un mal di testa di quelli che non ti fanno neanche respirare, mia figlia si avvicina, mi accarezza la testa, ho sentito un calore umano, l’ansia diminuisce, mi son sentita protetta, ho sentito la voglia di continuare a lottare. Arrivavano dolori alla schiena da farmi rimaner a riposo per tanti giorni.
Adesso capisco che sono stata una donna forte per crescere i figli con tutti questi dolori, angosce, paure e nello stesso tempo cercando di non fare capire niente a nessuno, pensavo che nessuno mi potesse aiutare. La nostra sofferenza non si vede e non riusciamo a descriverla, mi vergognavo di parlare delle mie paure, mi sentivo di non poter contare su nessuno. In realtà nessuno mi poteva capire, però se soltanto avessi avuto la lucidità di chiedere aiuto, sicuramente lo avrei avuto. Invece non lo facevo.
Adesso capisco, erano le paure che mi attanagliavano. È un meccanismo molto difficile da capire. Il sudore continuo, la vescica quasi incontinente, non riuscendo a dormire di notte, mi alzavo desiderando che arrivasse subito la sera per poter tornare a coricarmi, confusione mentale, anche soltanto fare una prenotazione dal medico era come se mi chiedessero di arrivare in cima al Monte Bianco. A pensare a tutto questo mi vien voglia di piangere perché ricordo tutto il dolore profondo, la ricerca continua con i medici, i Luminari della medicina, esami clinici, farmaci che mi facevano soltanto male. Se solo avessi ascoltato il mio corpo che mi diceva di non prendere quelle medicine!! Infatti piombavo nei dolori, senza riuscire a dormire, al punto che le mie forze si esaurivano; sono arrivata a sentire che non mi rimaneva altro che ESSERE IN ATTESA DELLA MORTE.
Dopo tanti anni di ricerche e con continue visite mediche per capire i sintomi che avevo, in internet trovo una signora americana che parlava dei sintomi che l’avevano colpita. Mi colpisce che parlando di lei sembrava parlasse di me: ho fatto “bingo” con i sintomi da lei menzionati. Il mio cervello annuvolato faceva fatica a capirla, il mio corpo stanco e addolorato così, mi sedevo a guardare e ascoltare i video su You tube, trascurando tutto il resto della casa. Continuavo ad ascoltare Evelyn, le sue parole mi davano forza per continuare la mia ricerca.
Quel poco amore che sentivo dentro di me, mi diceva di continuare a lottare, la signora americana disse una frase stupenda: “DALLA FIBROMIALGIA SI PUO’ GUARIRE”.
Questa frase è stata la mia forza. Nel frattempo aprono un reparto per la fibromialgia all’Ospedale Molinette di Torino, mi sono rivolta a una reumatologa per una diagnosi, mi conferma quello che io già sapevo, dandomi come unica terapia delle gocce. Al mio dissenso rispose che per il momento c’era soltanto quella terapia da fare.
Chiedo aiuto alla mia osteopata presso la quale ero in cura, perché mi aiutasse a trovare qualcuno in grado di curarmi senza farmaci chimici. Mi consiglia un Medico Omeopatico, il quale ha ascoltato tutti i miei sintomi (finalmente qualcuno mi ascoltava), mi prescrive delle gocce dicendo: “I sintomi spariranno uno alla volta”, così è stato. Vi ricordo che io continuavo ad ascoltare la signora americana, e tentavo di seguire i suoi consigli, pur capendo poco.
Son riuscita a non sentire dolori, però c’era qualcosa che mi mancava perché, ascoltando il mio corpo e la mia anima attraverso le parole di Evelyn (la quale nel frattempo mi era diventata familiare) sentivo la mancanza di qualcosa, la mia mente era ancora annuvolata, il mio corpo stanco. Continuavo a non perdere una sola parola di quello che diceva, eppure non riuscivo a chiamarla per chiederle aiuto, nonostante il mio cuore dicesse che in Lei avrei trovato la strada giusta da seguire. “A volte non riusciamo a trovare la chiave dell’apertura del nostro cuore”.Il mio cervello trovava qualunque giustificazione, anche la più impensabile, arrivavo a pensare: “Non vorrà perdere tempo con una come me!”
“Volevo rendermi forte” per affrontare qualunque delusione, avevo paura che non mi volesse aiutare, mi sentivo fragile emotivamente, le resistenze create dal mio cervello erano infinite. Tanto è vero che non ho partecipato al primo seminario.
Finalmente a Gennaio del 2016 assisto al secondo seminario sulla fibromialgia: STUPORE. Ero MERAVIGLIATA nel costatare che tutte le persone con la fibromialgia avevamo tante cose in comune e sembravamo fatte con lo stesso stampo. Rendermi conto che qualcuno era uscito dalla fibromialgia, mi ha dato forze ancora più grandi.
La prima cosa che ho imparato al seminario è capire che possiamo vivere bene mangiando frutta, verdure, ecc. Più tardi ho imparato che per curare la fibromialgia dovevo fare una ricerca dentro di me …… aaaaahhhh! Una ricerca dentro di me???? “Quando mai?” Ho pensato. Il mio cervello non pensava, vuoto assoluto, non ho niente da curare, è la fibromialgia che devo curare e non ha niente a che vedere con me!!! Non ci rendiamo conto delle nostre necessità. Non pensavo di avere un iceberg dentro di me, che bisognava frantumare, studiare, lavorare per poter arrivare alla guarigione. Così iniziavo un percorso meraviglioso: “CAPIRE CHI SONO IO”.
Adesso mi sento molto meglio, ho incominciato ad assaporare la dolcezza della vita, l’amore, quello che arriva dal profondo del cuore, non perdo la concentrazione su me stessa, dando il tempo necessario al mio corpo per stare bene. Il mio corpo trasformava in dolore tutte le mie paure, le insicurezze.
Voglio vivere per poter godermi ogni momento della vita e poter apprezzare tutte le meraviglie di questa terra, ce ne sono tantissime, io sono una di esse. Voglio conoscermi, capire di più su di me e di questa stupenda vita che Dio ci ha donato. Ho capito che devo controllare meglio le mie emozioni, vivere senza giudizi, cercando le cose positive, pur capendo che esistono anche le cose negative, vivere senza paure e con la gioia nel cuore, pensando di uscire vincente dalla fibromialgia.
C’è tanto lavoro da fare, deve essere un piacere lavorare per noi stessi. Per 60 anni ho fatto tutto il possibile per accontentare gli altri, ogni tanto mi regalavo qualcosa e mi sentivo in colpa, credendo di non meritarlo, sentivo di non meritare la felicità, l’amore. Invece credo di meritare tutto il bene di questa terra, riempio il mio cuore, la mia vita di cose piacevoli, cerco di attorniarmi di persone costruttive.
A volte mi capitava di avere paura, non sempre mi sono stati chiari sin dall’inizio i suoi sintomi, e sentendo paura di quello che non capivo, mi sentivo sconfitta. Per motivi di lavoro ho sempre dovuto parlare in pubblico. Un giorno, davanti a molte persone, ho incominciato a tremare, ero molto nervosa, sensazioni terribili. Il discorso l’ho fatto lo stesso, con un grande sforzo mentale e fisico, poi son dovuta rimanere a letto per due giorni, non capendo i motivi che mi avevano portato a quello stato indescrivibile. L’inadeguatezza (uno dei sintomi della fibromialgia) era esplosa in pieno, ho parlato con Evelyn, e con il suo aiuto la volta successiva che mi sono rivolta ad un pubblico, è andata molto meglio. So che può accadere, pero adesso potrò affrontare la situazione, perché la conosco.
Le emozioni della paura possono arrivare in tanti modi. Un giorno mi sono bloccata al ginocchio, hp affrontato la situazione con molta concentrazione, speranzosa di risolverla il più in fretta possibile (mai avere fretta, ascolta il tuo fisico). Questo dolore lo portavo da anni, al punto da non considerarlo più, avevo troppi dolori da risolvere, il mio inconscio mi diceva che io avevo un valore proprio perché avevo dolori. È vero che lavoravo per curarmi, ma nello stesso tempo qualche dolore me lo dovevo tenere. Arrivo al punto di non riuscire a camminare bene, uso le stampelle, vado dai medici, osteopata, ecc. Dopo 6 mesi non ero ancora riuscita ad uscire dal dolore al punto che mi sono sentita sola, abbandonata, con mille pensieri negativi che erano solo nella mia mente. Ho capito che la paura di non risolvere questo problema mi attanagliava.
Dopo il seminario – L’AMORE PER ME STESSA – mi son sentita nuovamente forte, sento che ce la posso fare, il ginocchio ogni tanto mi manda segnali di dolore, mi sento stanca, è la fibromialgia che ingigantisce i dolori.
Continuo a essere concentrata e fiduciosa poiché sento che il mio traguardo di benessere è sempre più vicino. Penso che dobbiamo cercare la pace nella nostra mente, portarla nel cuore, così la nostra anima sarà in equilibrio e ci aiuterà ad ottenere il cambiamento che cerchiamo.
Adesso ho degli obiettivi da raggiungere: vivere nella luce, donando ai miei figli una mamma consapevole dell’amore per se stessa e che vuole lasciare a loro il ricordo del suo amore; vivere con mio marito una vita più serena per poter arrivare fino alla fine dei nostri giorni in salute.
Non mi sento più sola, adesso ho me stessa con una vita piena di colori!!
GUERRIERA ALZIRA
Evelyn Carr- Life Trainer: Convention Benessere “Vincere la Fibromialgia” 17-18 nov 2017 & “Run for Fibromialgia”19 novembre 2017 Verona
La Fibromialgia è uno squilibrio biochimico completamente curabile al 100%, il perchè questa Guarigione è spesso difficile apre un capitolo di studio sull’uomo in sè che porterà ad ogni essere umano a capire il vero significato delle parole Vivere e Benessere.
Convention Benessere “Vincere la Fibromialgia” 17-18 novembre 2017 Hotel Giberti -Via Gian Matteo Giberti 7 Verona
Venerdì 17 e Sabato 18 Nov 2017
Ore 10-13 e 15-19:00 Lavori
Ore 13:00- 15:00 pausa pranzo e tempo libero
Conferenza stampa: venerdì 17 nov 2017 ore 12:00
Alla conferenza stampa venerdì 17 novembre verrà presentata la versione finale del libro gratuito “Dal Buio alla Luce”. Un libro in cui diversi miei Guerrieri raccontano la loro storia del il ns lavoro insieme, e racchiude anche la mia storia e di come ho rifiutato la parola “incurabile” nel 2011 al momento della mia diagnosi , il mio Percorso di Guarigione e le mille battaglie e difficoltà che ho affrontato in questi anni nel cercare di far capire alle persone che sì può Guarire.
Un libro che racconta il Coraggio di lottare per il proprio Benessere pilotato dalla voglia di Vivere!
Ho rifiutato anni fa di accettare non soltanto la parola “incurabile”, ma anche di accettare di vedere persone che vivono nel dolore e nella frustrazione quando so che loro possono e devono stare bene, impegnandosi per loro stessi ogni giorno con Amore.
Ringrazio ancora tutti i Guerrieri che hanno contribuito all’opera con le loro storie del proprio cammino dal Buio alla Luce.
Verrà presentata alla Conferenza stampa anche la Campagna di Comunicazione di Crescità Personale ed Autostima nei Giovani. Un collage di 8 videoclip improntati per aiutare i Giovani a non cadere vittime dell’autolesionismo, bullismo, bulimia, anoressia, basso autostima, suicidio ed altro.
Perchè Guerrieri che hanno lottato e Vinto contro il Dolore sono contro il Dolore in ogni forma ed in ogni individuo!
Alla conferenza stampa venerdì 17 novembre verrà presentata la Mostra “Il Gusto per la Vita” una raccolta delle meravigliose capacià artistiche dei Guerrieri in cammino verso la Guarigione. Spesso questi sono talenti che non hanno mai saputo di possedere, come Patrizia Gattini che ho spronato a scoprirli e il giorno dopo ha iniziato a creare dei bellissimi oggetti.
Le sue opere, in poche settimane, sono state già richieste da privati e aziende e solo con la passaparola! Sia lei che tutta la sua famiglia sono rimasti stupiti, ma io so che è quello che cela dentro ogni persona in cammino. E dopo questa mostra dei loro vari talenti tutti messi insieme in un unico portale voglio promuoverli nel mondo attraverso iniziative vari per darli visibilità. La loro creatività ed unicità, insieme alle loro storie di coraggio saranno fonte di ispirazione per Tutti, qualsiasi la sfida che stanno affrontando. Visibili e mai più invisibili, testimoniando il loro personale “Gusto per la Vita”!
Inoltre, verrà presentata l’anteprima del Documentario “Stop World Pain” che segnerà una svolta, in quanto abbiamo la possibilità, non soltanto di eliminare la Fibromialgia dalla faccia della terra ma di eliminare gran parte delle malattie che attualmente affliggono l’uomo. La Fibromialgia è un microcosmo che contiene tutte le problematiche che affliggono la ns società d’oggi, ed è come se fosse ingrandito a dismisura per farsì che ogni individuo potesse capire che esiste qualcosa di veramente sbagliato nel ns attuale modo di vivere.
Grazie alla Fibromialgia ogni persona potrà capire ed usufruire delle enorme lezioni di vita racchiuso nel cammino di ritorno alla vita . Un documentario per parlare di un nuovo modello di Benessere (il vero modello di Benessere) e di un nuovo modo di concepire la Vita.
Evelyn Carr
Per ulteriore info: promakers@libero.it